L’alluce rigido è una conseguenza dell’usura dell’articolazione della primo raggio metatarso-falangeo del piede.
L’alluce rigido si presenta incapace di compiere i movimenti di flessione ed estensione sia in maniera attiva che passiva, a riposo o sotto carico. Questo grosso deficit impedisce la corretta deambulazione sia per la non fluidità della rullata del passo sia dal dolore intenso che manifesta.
Le cause possono essere diverse come l’invecchiamento naturale dell’articolazione o micro traumi ripetuti.
L’alluce rigido può essere dritto o valgo o può esser causato dal post intervento dell’alluce valgo.
La sintomatologia dolorosa compare al mattino fin dai primi passi effettuati spesso e volentieri con fatica e ricompare in maniera acuta dopo una passeggiata.
Spesso e volentieri il medico specialista opta per la soluzione cruenta pulendo l’articolazione, effettuando un osteotomia o su applicazione di una protesi.
I nostri tecnici ortopedici riescono a risolvere questo problema tramite la realizzazione di un particolare plantare ortopedico realizzato su misura.
Tutto parte da un attenta analisi statica e dinamica di tutto il piede partendo dalla caviglia.
A differenza del concetto base della realizzazione dei plantari antalgici con scarichi metatarsali, nel caso dell’alluce rigido questa regola non vale o meglio “vale a metà”.
In ogni caso viene realizzato un sostegno dell’arco longitudinale aiutato da un cuneo supinatore se il piede è piatto o pronato. Se compare anche una sintomatologia di metatarsaligia (classico in piedi con alluce rigido) si realizza anche una barretta retro capitata per il sostegno della volta metatarsale.
La testa dell’alluce viene sollevata in maniera che il piede in posizione statica non appoggi a suolo l’ultima falange. In questo modo quando si compierà il passo l’articolazione rigida effettuerà una rotazione in avanti sul tasto che sostiene la testa dell’alluce. È normale che così facendo il peso del corpo in dinamica non obbliga l’alluce rigido ad articolare, ma permette di effettuare il passo. Non sforzando l’articolazione questa non manifesterà il dolore.
Queste correzioni possono essere effettuate sia con un plantare con tecnica ad asporto, e quindi con lattice a densità differenziata, sia nella realizzazione di un plantare ortopedico su calco.
La calzatura che bisogna utilizzare deve avere un buon forte rigido o semirigido per contenere il retro piede, deve avere un tacco non superiore e 3 cm, deve essere preferibilmente zeppata e la suola deve avere una buona consistenza.
L’alluce rigido così curato non diventerà mobile ma ci permetterà di poter camminare senza dolore.