La metatarsalgia è una patologia del piede che riguarda la zona metatarsale, ovvero le cinque ossa lunghe del piede in particolare la loro testa distale, quella che si avvicina alle dita. La metatarsalgia è una infiammazione acuta o cronica che si manifesta su una o più teste metatarsali con un dolore che si concentra sulla superficie d’appoggio del piede e raramente nei casi più critici anche sul dorso.
Il dolore si manifesta all’aumento del carico, quindi no al mattino appena svegli ma dopo che si è camminato. Nelle situazioni croniche il paziente impara a convivere con il dolore instaurando posture antalgiche scorrette,come iperpronaziono o ipersupinazione che aumentano lo stato non armonico di tutto il piene. Nelle situazioni acute il dolore raggiunge picchi levati tali da impedire al soggetto di appoggiare correttamente il piede sulla superficie d’appoggio. Il dolore può manifestare anche a riposo, di solito solo nelle metatarsalgie causate dal neuroma di Morthon dove il dolore lancinante viene scaturito anche dal semplice peso delle coperte sulle dita o da cause non ben note in pieno scarico del piede.
Possiamo descrivere il sintomo della metatarsalgia come una pallina infuocata o coltello che trafigge il piede nella zona metatarsale. La metatarsalgia può colpire diverse zone del piede: l’infiammazione può riguardare le teste metatarsali singolarmente o contemporaneamente più di una.
Negli sportivi la metatarsalgia da sovraccarico si manifesta solo ed esclusivamente durante lo sport, spesso nella seconda fase della sessione sportiva quando il piede ha già lavorato subendo un importante sovraccarico e quindi per l’esasperazione il dolore aumenta anche ad arrivare nel terminare l’allenamento prima del tempo prefissato.
Negli anziani la metatarsalgia è determinata da uno scarso strato di adipe che protegge la zona metatarsale, spesso con formazione di calli e duroni che complicano la situazione anche da punto di vista della deambulazione quotidiana.
Nei soggetti che durante le ore di lavoro devono indossare le calzature antinfortunistiche il dolore aumenta con l’aumento delle ore in posizione eretta o dopo un po’ che si è camminato, classico a metà mattina dopo un paio di ore che si indossano le scarpe aumentando fino a fine giornata. Spesso e volentieri a fine turno quando ci si cambia le calzature il soggetto acquista giovamento e sollievo quindi tende a colpevolizzare la scarpa antinfortunistica che purtroppo è solo un valore aggiunto a far peggiorare la metatarsalgia.
Negli adolescenti è rarissimo riscontrare metatarsalgie, ma in casi dove si manifesta non è da sottovalutare.
La metatarsalgie è causata da vari fattori che riguardano l’età, il sesso, il peso e l’attività che svolge quotidianamente il soggetto.
-La causa primaria della metatarsalgia può essere una calzatura non adeguata, che spesso e volentieri è una concausa o valore aggiunto per rendere il dolore più intenso e fastidioso. Calzature strette, con tacchi vertiginosi, fondi estremamente sottili e forti rigidi inesistenti sono le caratteristiche di una scarpa non adeguata e spesso causa di metatarsalgie.
-Una attività sportiva elevata e non controllata può esser causa di infiammazione al metatarso, causando un sovraccarico o una frattura da stress. Sport che impegnano severamente l’apparato locomotore come la corsa dove il movimento è costante e ripetuto nel tempo si possono creare fratture su un raggio metatarsale definite fratture da stress ovvero causate da un attività troppo elevata e non adeguata alla struttura fisica del soggetto.
-Un peso elevato e non in linea con il sesso, l’altezza e l’età dell’individuo può essere una causa o un valore aggiunto per l’insorgere di una metatarsalgia da sovraccarico.
-Un piede molto cavo ha di natura un sovraccarico metatarsale che spesso può manifestarsi con dolore. Le dita sono spesso griffate e le teste metatarsali hanno la cute con formazioni di duroni.
-Un piede strutturato con una caviglia rigida sovraccarica nettamente la zona metatarsale in modo disomogeneo e spesso doloroso.
-In una situazione post chirurgica può insorgere una metatarsalgia manifestata o da una postura antalgica controlaterale rispetto all’arto dove si è intervenuti chirurgicamente o per posture scorrette del piede stesso che instaura e manifesta sovraccarichi all’aletta delle teste metatarsali.
-L’alluce valgo è una causa delle metatarsalgie più comuni nelle donne. Il diverso angolo di lavoro dell’alluce crea un cedimento dell’arco metatarsale con sovraccarico del secondo e terso metatarso che manifestano il dolore.
-L’artrite reumatoide porta ad una deformazione delle articolazioni del piede e quindi a metatarsalgie molto importanti. Le teste metatarsali appaiono quasi prive di protezione e si ha l’idea di toccare quasi l’osso vivo e crudo che sfiorando il terreno manifesta un dolore insopportabile.
-Il diabete può essere una causa dell’insorgenza di metatarsalgie dolorose e pericolose da curare con cura e meticolosità per evitare spiacevoli amputazioni.
Chi esegue la diagnosi di una metatarsalgia?
La diagnosi di una metatarsalgia è a carico del medico o dello specialista ortopedico, fisiatra, diabetologo o reumatologo.
Il dolore in zona matatarsale è una meta tarsalgia, ma solo esami più approfonditi come radiografia, ecografie o risonanza magnetica può confermare cosa causa la meta tarsalgia (borsite, neuroma di Morthon, sesamoidite, frattura da stress, sovraccarico metatarsale ecc).
Il test baropodometrico è di notevole importanza anche se non ha uno scopo diagnostico. L’evidenziare un sovraccarico o una postura antalgica stramite una mappa pressoria è importantissimo ai fini riabilitativi.
Una volta eseguita la diagnosi si deve procedere con la cura sempre prescritta dal medico e non dal fai da te!
Il rimedio primario è il riposo che serve ad eliminare il sovraccarico e non infierire sulla zona metatarsale.
L’utilizzo di calzature comode, larghe, con tacchi non alti, un buon forte rigido e una tomaia morbida è sicuramente un sollievo non indifferente per un piede infiammato.
Terapie antinfiammatorie locali come TENS, magnetoterapia, ultrasuoni sono a discrezione dello specialista per disinfiammare la zona colpita.
Compito del podologo è eliminare callosità o duroni che in zona metatarsale aumentano il dolore e impediscono la corretta deambulazione.
In fine la soluzione che disinfiamma la zona metatarsale colpita dal sovraccarico e cura il problema è il plantare realizzato su misura in grado di scaricare e sostenere il piede in una forma armonica e corretta.