La baropodometria è un esame che studia l’appoggio podalico in statica e dinamica tramite le pressioni che il piede esercita al terreno. Questo test serve a capire come si comporta il piede durante l’atto del cammino evidenziando i punti di maggior carico o “sovraccarico” o punti del piede che non appoggiano al terreno.
Quando ci troviamo ad eseguire un esame baropodometrico ad un paziente in fase acuta l’appoggio potrebbe essere compromesso da una fase antalgica, ovvero una fase del cammino che mi evita di appoggiare il piede come nella norma ma amplificando i movimenti di pronazione o supinazione del retro piede. In questo modo l’esame non è veritiero quindi se si realizza un plantare in base a quello che si evidenzia dal test baropodomtrico il plantare potrebbe risultare errato e quindi creare un danno maggiore al piede e a tutta la postura del nostro corpo.
Per evitare questi errori i nostri tecnici ortopedici vanno ad analizzare molti punti in più rispetto al classico esame baropodometrico.
Controllare sempre l’usura della calzatura, e quindi osservare se la suola ha un consumo simmetrico o asimmetrico.
Verificare lo stato cutaneo di tutta la pianta del piede e quindi osservare la formazione di ispessimenti cutanei come calli o duroni.
Affidarsi sempre all’esame bio-meccanico che i nostri tecnici ortopedici eseguono sul paziente non in carico.
Solo una attenta e accurata valutazione del tecnico ortopedico ci permette di non creare un plantare errato, e quindi solo la professionalità e l’esperienza nel fare un lavoro che si esegue con passione porta a raggiungere l’obbiettivo finale, camminare bene.