Il protocollo che ogni giorno seguono i nostri tecnici ortopedici è un progetto ottimizzato nel corso degli anni tramite la nostra esperienza ed è il nostro punto vincente.
Recarsi da un tecnico ortopedico o podologo per la realizzazione di un plantare è un qualcosa molto semplice, ma l’importante che quello che paghiamo sia risolutivo.
Il nostro protocollo mette in primo piamo la cortesia e la gentilezza in modo che il paziente si possa sentire a propio agio con il tecnico ortopedico che lo seguirà.
Il paziente contatta PlantariSuMisura dopo aver eseguito una visita specialistica che come progetto riabilitativo indica la realizzazione di un ortesi plantare.
Compito del tecnico ortopedico è eseguire una valutazione.
La valutazione consiste nell’eseguire diversi test che analiziamo qui di seguito.
Il tecnico ortopedico chiede informazioni al paziente del perchè ha eseuito una visita specialistica e chiede quindi informazioni sulla vita di tutti i giorni del plaziente; se pratica dello sport, se ha una vita sedentaria, se lavora, che tipo di calzature predilige durante la giornata, quanto tempo cammina e via dicendo. Questo serve ad avere una serie di informazioni importanti per la riuscita positiva del raggiungimento della soddisfazione del paiente tramite la soluzione del problema.
In seguito esegue l’esame baropodometrico. Consiste nel rimanei fermi in posizione eretta e camminare sopra una pedana che nel suo interno ha dei sensori che captano la diversa pressione che il piede esercita al terreno. Un programma informatico collegato alla pedana baropodometrica trasforma i dati rilevati dai sensori in una mappa del piede. Questa permette al tecnico ortopedico di avere una chiara situazione di dello che è l’appoggio del piede.
Il tecnico ortopedico esegue la valutazione biomeccanica del piede e caviglia che consiste nel realizzare delle manovre sul piede e osservare la rezione a determinate spinte. Il tecnico pone l’articolazione della sotto-astragalica in posizione neutra ovvero riallinea l’articolazione della caviglia; in questa posizione crea delle spinte all’altezza del metatarso per vedere che rezione ha tutto il sistema piede.
In seguito effettua una digito pressione su dei punti ben precisi per rilevare i pundi dolenti.
Una volta che la situazione è chiara si procede nel rilevare l’impronta plantare e il calco del piede.
Il protocollo procede con la lavorazione in laboratorio.
Una volta confezionata l’ortesi il paziente prova e collauda il plantare con il tecnico ortopedico, nelle diverse calzature e verificando i giusti punti d’appoggio del piede.
Il plantare viene modificato al momento se il tecnico ritiene opportuno altrimenti il paziente ritira il suo plantare su misura.
Da adesso in poi inizia il vero collaudo dove il paziente comincia ad indossare nelle calzature il nuovo plantare. La prima settimana è un periodo di assestamento dove il plantare comincia a dare i suoi primi risultati. Se a distnza di 20/30 giorni il plaziente non è soddisfatto del risultato è invitato a ritornare in officina per capire perchè. Il notro protocollo invita il plaziente ad eseguire controlli e modifiche gratuitamente ogni qual volta il paziente senta l’esigenza. Il tecnico ortopedico modifica il plantare o ne realizza un secondo tramite altri materiali fino alla soddisfazione del paziente.
Il paziente è invitato ogni sei mesi nell’effettuare un controllo gratuito per verificare che:

  • stia utilizzando il plantare in maniera piacevole
  •  che lo stia utilizzando nella maniera corretta
  •  che il plantare stia lavorando al meglio delle sue potenzialità.