Il piede ha una sua fisiologia naturale con una struttura armonica ben elaborata.
Questo capolavoro della natura è composto da una struttura ossea che articola tramite l’aiuto di legamenti, tendini e muscoli.
Fisiologicamente il piede ha una struttura composta da archi che in dinamica tendono ad appiattirsi e a cambiare la loro ampiezza, in maniera da creare una molla propulsiva per creare il passo.
Identifichiamo nel piede un arco mediale:
-quando quest’ultimo tende ad appiattirsi e quindi a far allungare il piede ci troveremo d’avanti un “piede piatto”;
-nel caso in cui l’arco è particolarmente accentuato il piede sarà più corto e quindi avremo un “piede cavo”.
In base al piattismo o cavismo avremo una scala che ci identificherà il grado di deformità dell’arco del piede.
Queste due strutture molto diverse tra di loro si differenziamo non dalla struttura scheletrica, ma dalla “tensione” dei componenti molli e quindi dei legamenti, tendini e muscoli.
Un piede piatto avrà dei tendini molto lassi ovvero molto allungati, mentre un piede cavo li avrà molto tesi e rigidi.
Non esiste il piede perfetto, che sia cavo o piatto l’importante che non faccia male. Se un piede non ha male significa che lavora bene, se un piede manifesta un sintomo significa che c’è qualcosa nella sua struttura che non lavora perfettamente.
I diversi studi fatti negli anni, hanno portato a conoscere bene l’evoluzione del piede e quindi si è visto come un piede piatto o un piede cavo possano manifestare sintomatologie con una percentuale maggiore rispetto ad un piede fisiologicamente corretto.
Sintomatologia del piede piatto
Tipico del piede piatto è l’infiammazione del tibiale posteriore uno dei primi tendini molto lassi di questo piede.
La formazione di una spica calcaneare plantare o posteriore è avvantaggiata dall’ipercarico che il calcagno va in contro con il piede piatto.
Le articolazioni della caviglia e del mesopiede tendono ad avere un quadro artrosico per maggior usura delle faccette articolari.
Metatarsalgie da sovraccarico create da alluce valgo o da cambiamento dei rapporti articolari.
Sintomatologia piede cavo
Un piede cavo tende a manifestare talloniti e metatarsalgie da sovraccarico dato che la parte centrale appoggia meno o non appoggia per niente.
Si possono sviluppare delle infiammazione al tendine d’Achille o all’aponeurosi plantari (fasciti plantari) per una rigidità tendinea molto marcata.
Il compito dei nostri tecnici ortopedici è fondamentale nella prevenzione e cura di entrambe i piedi.
Nel bambino correggere il piede piatto serve a evitare il peggioramento e a mantenere una struttura armonica affinché l’apparato scheletrico del diene non si deformi totalmente.
Nel piede piatto dell’adulto è raro fare un plantare su un piede asintomatico, ma la maggior parte delle volete il paziente si rivolge quando è già comparso un sintomo. In questo caso il plantare viene costruito su calco in modo da correggere per quanto si possa fare su un piede adulto e quindi aiutarlo nel lavorare al meglio, se un piede lavora bene non ha male.
In un piede cavo nel bambino i sintomi più evidenti sono forme di talloniti ovvero il classico dolore al tallone. Il plantare a differenza delle tallonette in silicone che ammortizzano l’impatto a l terreno, crea una diminuzione del carico sul tallone perché abbraccia tutta la volta plantare e quindi tende a far distribuire il carico al meglio.
Nel piede cavo dell’adulto un sintomo può essere il non camminare bene o iniziare ad avere talloniti o metatarsalgie. Il plantare serve a scaricare i punti di sovraccarico ripristinando un giusto carico sulla pianta del piede. A differenza del piede piatto che sostiene e spinge sull’arco per correggere la caduta dell’astragalo, nel piede cavo il plantare deve essere più dolce e quindi riempire la cavità affinché la fascia tendinea possa rilassarsi affidandosi ad un appoggio confortevole.
In entrambe le situazioni il plantare è sempre un ausilio che deve essere portato con piacere.
Il plantare ortopedico è un vero e proprio progetto riabilitativo e quindi deve essere creato, provato e controllato per valutare modifiche appropriate per migliorare il suo lavoro.