L’alluce rigido è una degenerazione dell’articolazione tra la falange e primo raggio metatarsale. L’articolarità in flessione viene sempre meno a causa della formazione di osteofiti marginali sui condili articolari dei 2 capi ossei in oggetto.
La collisione dei 2 capi ossei ormai più sporgenti e non più lineari e arrotondati come da fisiologia, limita il movimento dell’alluce e quindi si instaura una rigidità articolare.
Il camminare a piedi nudi o con scarpe con suola poco strutturata aumenta questa collisione e di conseguenza anche il dolore che si manifesta sull’articolazione sulla parte superiore del piede. In degenerazione si crea la caduta del 2° e 3° metatarso e quindi si instaura una metatarsalgia che questa volta manifesta il dolore sulla parte plantare in corrispondenza delle teste metatarsali. Spesso il paziente è costretto a supinare ovvero a camminare sul bordo esterno del piede evitando il sovraccarico sulle articolazione incriminate e dolenti.
La soluzione tramite il plantare può esser fatta con 2 correzioni:
- tasto breve di Martorelle (di cui abbiamo parlato in precedenza)
- piattaforma in carbonio
Questa correzione consiste nel creare sulla base del plantare su calco, una piattaforma di carbonio che contenga tutta l’articolazione metatarso-falangea, proseguendo su tutto il 1° raggio, lasciando libere le 4 dita.
La funzione del carbonio è quella di limitare la flessione e quindi contenere l’articolarità del primo raggio evitando la collisione degli osteofiti. La peculiarità del carbonio è la leggerezza e lo spessore che permettono di ottenere un ottimo risultato con un ingombro minimo.
I nostri tecnici ortopedici sono in grado di eseguire una valutazione accurata per realizzare presso il nostro laboratorio ortopedico il plantare più appropriato alle esigenze del singolo paziente.
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