Che correlazione c’è tra la colonna e i nostri piedi?
Un plantare può veramente aiutare chi soffre di lombalgia?
I nostri piedi sono la base del nostro corpo, ci permettono di camminare e di rimanere in equilibrio sia in posizione statica sia se ci muoviamo a vinerse velocità.
Il piede quindi è la base della nostra postura di tutto l’apparato locomotore, piedi, ginocchia, anca e colonna vertebrale.
Anatomicamente il piede è composto da 3 archi: mediale, laterale e metatarsale. Quando uno di questi sistemi tende a perdere la sua armonia ovvero la sua forma fisiologica elastica tutto l’apparato locomotore ne risente ed in particolare il bacino crea una rotazione.
Facciamo un esempio banale per capire meglio di cosa stiamo parlando.
A piedi nudi proviamo ad andare in punta e a rimanere in equilibrio per qualche secondo. Noteremo che i nostri piedi acquistano una forma più accentuata per quanto riguarda l’arco interno e di conseguenza noteremo che il bacino ruota in avanti facendo aumentare di conseguenza anche la curva della lordosi lombare.
Questo semplice esercizio ci fa notare quanto incide l’altezza del tacco della scarpa e come cambia la forma del piede, ma ancor di più come incide immediatamente anche sulla lombare. Se non ci fosse una risposta di adattamento del bacino, facendo l’esercizio dello spostarsi in punta di piedi, cadremmo in avanti.
Banalmente in 2 semplici righe abbiamo cercato di spiegare quanto incide l’appoggio plantare sulla colonna, in realtà il meccanismo che si scatena andando in punta di piedi è molto più complesso su tutte le articolazioni dell’apparato locomotore:
il piede aumenta l’arco mediale e pone il calcagno in supinazione:
- il ginocchio varizza, facendo aumentando i suoi gradi di flessione;
- il carico femorale sul menisco è più centrale e meno anteriore;
- la testa femorale ruote nell’acetabolo;
- il bacino ruota anteriormente;
- l’osso sacro segue il bacino nel suo asse;
- il tratto della colonna lombare aumenta la sua lordosi ottenendo un disegno più armonico e fisiologico
In base a tutte queste nozioni possiamo dire che quando realizziamo un plantare su misura agiamo su tutta la postura dell’apparato locomotore.
Andando a lavorare sull’arco mediale agiamo su tutta la catena cinetica migliorando la giusta postura anche della colonna per alleviare quie mal di schena muscolo-tendinei molto frequenti.
L’azione meccanica che crea il plantare rimodellando e sostenedo gli archi plantari mirano a correggere quegli atteggiamenti posturali che creano vere e proprie posture scorrette su tutto l’apparato locomotore.
Naturalmente se il bacino ha anche una rotazione e quindi una dismetria è posibbile correggerlo creando un rialzino e quindi mettere il bacino nel giusto e corretto asse.