Nella maggior parte dei giorni estivi e soprattutto in vacanza amiamo indossare i “pratici” infradito. Ottimi in praticità e leggerezza, semplici da lavare ed economici. Sono l’ideale per andare in spiaggia, meno per guidare, la soluzione migliore per una doccia veloce per eliminare sabbia e sale, meno comodi per una passeggiate sul lungo mare.

In effetti gli infradito hanno dei pro e dei contro ma purtroppo i contro sono molto maggiori dei pro!

Non possiamo negare di non aver mai utilizzato degli infradito ma non tutti sanno che sono la causa di parecchi problemi a livello del piede e della postura.

Camminare per lunghi tratti con queste calzature provocano delle infiammazioni non indifferenti per il tendine d’Achille e per il tallone. Non avendo un sostegno dell’arco mediale ed essendo molto basse queste scarpe creano, durante la fase del passo, uno stiramento non indifferente sia per la fascia plantare sia per il tendine d’Achille e quindi l’insorgenza di una tendinite. Essendo particolarmente basse creano un sovraccarico al tallone e quindi tendono a risvegliare spine calcaaneari o tuberosità calcaneari che fin dai primi giorni creano non pochi problemi al tallone.

Le dita sono in continua contrazione in quanto l’arco metatarsale tende a rilassarsi e quindi a cedere, ottenendo così dei sovraccarichi metatarsali che danno vita a vesciche calli e duroni in pochi giorni.

Il calcagno, che in una scarpa normale è contenuto dai forti rigidi o semirigidi, in questo caso è in completa libertà, molto dannosa alla postura delle ginocchia e della colonna in quanto aumenta l’angolo di iperpronazione o supinazione in base alla strutture muscolo-tendinea del nostro piede.

Guai a dover fare delle docce in strutture pubbliche; i nostri piedi saranno a rischio funghi e batteri.

Meglio pensar due volte alle calzature da utilizzate sempre in base a quello che dobbiamo fare!