Una bella passeggiata in riva al mare è solo un ricordo delle vacanze ormai già terminate.

Ma camminare a piedi nudi fa bene? Lo possiamo fare ovunque? E a qualsiasi età?

Rispondere a questa domanda bisogna analizzare bene diversi aspetti:

  • Soggetto
  • Luogo

Il soggetto può essere un bambino, un adulto o un anziano, può essere in sovrappeso e può avere già mal di piedi.

Il luogo determina la superficie quindi liscia se siamo in casa, disconnessa se siamo la mare o al parco.

Il piede è una struttura che si adatta alla superficie che trova durante l’appoggio quindi una scarpa da ginnastica sarà sicuramente più comoda di un mocassino con il fondo in cuoi.

Se quindi ci ritroviamo a camminare a piedi nudi in casa la superficie piatta del pavimento farà sì che il piede si adagi alla superficie e prenda il classico atteggiamento in piattismo, quindi nei bambini non lo sconsigliamo. Negli anziani è altamente controproducente in quanto la scarsità di adipe farà sentire la superficie estremamente dura.

Il camminare su una bella spiaggia o al parco è invece uno stimolo per il piede e quindi una ginnastica. La sabbia si adatta alle forme del piede ma nello stesso tempo il piede deve lavorare per rimanere in equilibrio e quindi una semplice passeggiata si rileva molto educativa per i nostri piedi.

Il massimo della propriecettività lo si ottiene camminando sugli scogli o sui sassi. Il piede riceve una serie di impulsi scaturiti dalle asperità del terreno che attivano la circolazione e mantengono in all’ertà tutta la componente muscolare che deve ottenere il massimo dell’equilibrio.

Camminare a piedi nudi e bello ma non sempre è la cosa migliore per la nostra salute.