La cavigliera ortopedica è un tutore in grado dare stabilità all’articolazione della caviglia. Per tutore si intende un ausilio che sia in grado di indicare il giusto asse all’articolazione in modo da evitare movimenti scorretti che si possono rilevare dannosi. Naturalmente di cavigliere ne esistono più modelli dalla più semplice elasticizzata alla più complessa rigida.
In base al problema dobbiamo essere in grado di capire quale cavigliera dover utilizzare in tempi e durata.
La cavigliera più semplice è quella in neoprene. Si divide in diverse misure, ambidestra è ha il compito di avvolgere la caviglia. È indicata per le distorsioni della caviglia moderate e lievi, previene le instabilità della tibio-tarsica ed è indicata come prevenzione dei postumi delle distorsioni di caviglia dopo la rimozione del gesso o del bendaggio.
Salendo di livello troviamo la cavigliera in neoprene armata. Si tratta di una cavigliera sempre in neoprene come la precedente ma con una doppia struttura in neoprene che ospita delle stecche a spirale di rinforzo laterali. Presenta una chiusura in velcro in modo da avere il massimo confort nel momento in cui la sii indossa. Questa cavigliera è indicata dopo una distorsione, artrosi tibio-tarsica. A livello sportivo è indicata per la prevenzione di traumi accidentali e aiuta la ripresa dell’attività agonistica.
In alternativa alla precedenza possiamo utilizzare la cavigliera con un bendaggio ad “8”. Si tratta di una cavigliera ambidestra di unica misura. La sua funzionalità è nel tirare i due elastici laterali in maniera da formare un 8 e quindi avvolgere nella maniera più ottimale tutta la caviglia. Questo tutore viene utilizzato molto a livello sportivo in quanto poco ingombrante, ma con un buona stabilità ed elasticità per l’articolazione.
Per una stabilità maggiore opteremo per una cavigliera stabilizzante in neoprene che si traduce in un mix delle due cavigliere precedenti. Presenta quindi sia le stecche a spirale che i cinturini ad incrocio. La utilizzeremo nelle caviglie molto instabili che hanno subito in precedenza diversi traumi discorsivi. È indicata per le tendinopatie dei peronei e per tendiniti della caviglia.
Per contenere ed evitare la prono-supinazione della tibio-tarsica dopo un trauma utilizzeremo la cavigliera bivalva. Si tratta di un tutore con un armatura in plastica rigida con un imbottiture ad aria gonfiabile. Viene chiamata anche cavigliera pneumatica poiché i cuscinetti possono essere gofiati o sgonfiati per avvolgere al meglio la parte malleolare e quindi aumentare la circolazione.
Nel caso ci troviamo d’avanti ad una frattura dei malleoli utilizzeremo una cavigliera rigida che possa sostituire il gesso. La cavigliera presenta un armatura rigida che contiene la prono-supinazione e limita parzialmente la flesso-estensione. Presenta dei tiranti e una chiusura con stringe in modo da regolarla facilmente nel momento in cui, in fase di guarigione, la caviglia tende a sconfiarsi.