La metatarsalgia è un infiammazione dell’arco metatarsale del piede, ovvero quei cinque raggi che collegano le dita.
Per diagnosticare una metatarsalgia, capire la causa e localizzare il dolore bisogna rivolgersi a un esperto. Il podologo, l’ortopedico o il fisiatra devono eseguire un indagine sul paziente su che tipologia di calzature indossano abitualmente, sapere l’età e il peso del paziente, verificare che non ci siano stati traumi o stress importanti per gli arti inferiori. Tramite la digitopressione si localizza il dolore, ma per avere la certezza è meglio eseguire un esame radiografico e uno ecografico.
La radiografia esclude o conferma fratture da stress dei metatarsi, evidenzia cadute dell’arco metatarsale e ci dà una situazione sul quadro artrosico.
L’ecografia analizzai tessuti molli, quindi evidenzia o esclude neuromi di Morthon e eventuali borsiti.
Le metatarsalgie spesso si evidenziano dalla formazioni di calli o duroni in corrispondenza delle teste metatarsali, proprio lì dove si manifesta il dolore.
Le cause che portano ad una metatarsalgia possono essere molteplici e quindi compito dello specialista capirne la causa, il “fai da te” spesso non funziona.
Le cause possono essere:
-di natura meccanica e quindi sovraccarico;
-alluce valgo;
-sindrome pronatoria;
-piede cavo;
-piede piatto;
-fratture da stress;
-menopausa;
-post chemioterapia;
-calzature non adeguate;
-diabete.
Lo specialista consiglia la cura più adeguata:
-ultrasuoni;
-magnetoterapia;
-calzature adeguate;
-plantari ortopedici su misura.
La maggior parte di metatarsagie nasce da una postura scorretta dei nostri piedi, quindi risulta esser di fondamentale aiuto e rimedio, l’utilizzo di un plantare studiato appositamente per il proprio caso specifico.