Quando si deve realizzare un plantare la prima cosa da capire è che tipo di materiale utilizzare.
Realizzare un plantare in carbonio presenta diverse difficoltà dove il problema principale è che non si può sbagliare. Infatti quando si realizza un plantare utilizzando il carbonio bisogna essere precisi e meticolosi poiché il carbonio è un materiale difficilmente modificabile nel tempo. Naturalmente il lato positivo per chi utilizza il plantare in carbonio è la sua durata nel tempo.
Una volta realizzato il calco in schiuma fenolica questo viene colato con della resina per ottenere il calco positivo. Il calco quindi viene modificato secondo le correzione da realizzare sull’ortesi. Si prepara la lastra di carbonio e si procede riscaldandola nel forno. La temperatura deve esser compresa tra 160° e 180° per 4 minuti circa. Una volta che il carbonio è particolarmente flessibile quindi modellabile si adagia in maniera delicata ma con una operazione rapida, sul calco posizionato sul vacum. In tempi brevissimi viene attivata la pompa a depressione che esercita una pressione su tutta la lastra di carbonio che aderisce così perfettamente al calco. Pochi minuti per raffreddare il tutto e troveremo la lastra di carbonio nuovamente rigida ma perfettamente aderente al nostro calco.
Il plantare in carbonio comincia a prender forma una volta che si comincia a sgrassare i bordi e quindi dare una forma per poter mettere al plantare di esser calzato in una scarpa. Se previsto nelle correzioni si crea uno stabilizzatore calcaneare per rendere il retropiede più stabile.
Una volta terminate le lavorazioni in laboratorio il plantare in carbonio è pronto per esser provato e collaudato dal paziente.
Il plantare in carbonio è un ottima soluzione per coloro che indossano calzature eleganti o classiche, ma amano fare sport.